Lucrezia,
una vedova trentenne che non riesce ad accettare che il suo sposo
sia morto, si rifugia nella sua mente, creando così la
sua vita non reale…
Il
regista italiano Domenico Natella firma la regia di questo lungometraggio
sperimentale e indipendente, della durata di 73 minuti circa.
Il film è liberamente tratto da un omonimo racconto breve
dello scrittore Felice Turturiello.
“Fragole a mezzanotte” è un film ricco di perversione,
dove l’anomalo oggetto principale sono (come già
ci suggerisce il titolo) le fragole.
Questo lungometraggio è caratterizzato da una narrazione
lenta, a tratti ipnotica che fa di questo “Fragole a mezzanotte”
un’opera che può essere solo amata o odiata!
Ottima l’atmosfera dark creata dalla fotografia di Elena
Fedeli e ottima la scelta delle musiche che riescono a ricalcarla
bene, vero punto di forza su cui si basa tutto il lungometraggio.
C’è da fare un grande applauso al regista che mette
in piedi un opera davvero originale, allucinante e molto strana!
E’ difficile riuscire a descrivere in modo completo e a
giudicare questa opera, che si presenta indubbiamente come un
buon prodotto, molto originale, ma che sicuramente a molti lascerà
l’amaro in bocca.
Consigliato a chi cerca opere originali e a chi si è stancato
dei film con delle trame che sanno di “già visto”!
Votazione arrotondata per difetto.
Curiosità:
“Fragole a mezzanotte” è stato presentato al
58esimo Festival Internazionale del cinema di Salerno.
Per saperne di più su questo film o sulle altre opere di
questo regista vi rimando al suo sito ufficiale:
www.domeniconatella.com
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