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Cielo
piumato
Cielo piumato
sotto pietre aguzze.
Le voci di Babilonia
e la sua torre
si scagliano,
confondendosi,
nella notte,
senza lembi di memoria:
Io sono ciò che tu non sei,
Egli non è ciò che noi siamo,
Voi siete ciò che essi non sono.
Aborigeni, apache, elfi, sirene e tritoni,
lemuriani, alessandrini, maiali italiani,
santoni jamaicani, indios sciamani,
portoricani, cavalieri giapponesi,
americani, gnomi nigeriani, asiatici,
-chiassoso tumulto di corpi-
un grido assordante
rumore come treno
spezziamo spazi siderali.
Sono un uomo:
I am free!
Sono pioggia,
lambisco terra,
sono l’erba che cresce sul pianto
e che ti fumi piano piano
sul divano.
Sono tutti i popoli della terra
e dello spazio.
Sono i fiumi e le montagne,
sono neve e sole…
e la tua fantasia.
Sono l’aria che respiri!
Sono vita.
Che il tuo Dio sia anche il mio
È forse segno di omologazione?
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